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Il circolo vizioso

Giudice interiore, Reiki, Consapevolezza, Transpersonale

Il circolo vizioso

Puoi renderti conto di essere entrato in un circolo vizioso o loop quando ti senti diviso in due parti che sono in conflitto tra loro. 

A volte lo avverti come voci contrastanti, una che spinge, l’altra che frena, oppure una voce che ammonisce e l’altra che si difende, una che giudica l’altra che reagisce.

Le due parti rappresentano il nostro giudice interiore una, e il bambino/a che siamo stati l’altra.

Nel loop ti muovi continuamente dall’una all’altra parte in una vera e propria schizofrenia interna che porta ansia, insicurezza e sofferenza. Tutto il passato vissuto diventa presente e la percezione che hai di te  stesso e della realtà è filtrata da un velo distorto. Per questo quando sei nel loop hai la percezione di mancanza di spazio, ti senti sotto pressione, ti sembra che non esistano vie d’uscita, c’è ansia.

E’ importante comprendere il loop nelle due parti: giudice/bambino per poterne uscire.

Ciascuno di noi si identifica maggiormente con una delle due polarità, o quella del bambino o quella del giudice, con dei sintomi precisi che si manifestano e che puoi riconoscere.

Quando sei identificato con il bambino ti senti vittima di qualcuno o delle circostanze, inadeguato, pressato, con la sensazione di non avere abbastanza tempo, spazio, di dover fare in fretta, indifeso, insicuro, in colpa, ti vergogni, sei senza energia o con una carica di rabbia e un senso di rivincita.

Quando sei identificato con il giudice hai una percezione rigida di giusto/sbagliato, accettabile/non accettabile, diventi intransigente, intollerante, giudicante verso te stesso e gli altri.

Le difese automatiche sono uno strato che non fa percepire il loop stesso, per questo è essenziale conoscerle e individuare quale di essa metti in atto. (per le difese ti rimando al mio articolo precedente : Il Giudice Interiore e le Difese Automatiche)

Il nostro sistema psico/fisico/energetico ha sviluppato le difese per sopravvivere. Se da una parte possiamo riconoscere l’intelligenza straordinaria che continuamente agisce per garantirci la sopravvivenza, dall’altra, ci rendiamo anche conto che nell’età adulta vogliamo molto di più: vivere a pieno la nostra vita, sentirci liberi, avere spazio, accessibilità a sensazioni, emozioni, pensieri, azioni senza necessariamente fare i conti con linee di censura e di confine (giusto/sbagliato) limitanti.

Le linee di confine inibiscono l’accesso a qualità del nostro essere come la gioia, la pace, il coraggio, la passione, la compassione, la vera intimità che nasce dall’essere intimi con noi stessi.

In età adulta possiamo decidere in base a criteri dettati dalla nostra sensibilità, intelligenza nel rispetto per la vita e non in base a criteri dettati da altri. Qui è la nostra libertà.

Non è casuale che Maestri illuminati di tutti i tempi parlino di libertà come libertà dal conosciuto.